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microbiota, la vita dentro di noi



Mi piacerebbe rendere chiaro qualcosa di cui si parla e si legge di continuo negli ultimi tempi. Come spesso accade, anche nutriTiconcura si trova a scrivere di argomenti largamente trattati nell'informazione di massa, sul web, nelle riviste più o meno specialistiche che parlano di salute, benessere, alimentazione e sport, medicina etc etc. Il rischio spesso è che l'informazione importante si perda nell'assuefazione di un bombardamento sistematico. Questo però non toglie il fatto che in realtà alcuni aspetti della fisiologia che la scienza delle nutrizione e la biochimica hanno evidenziato forniscono indicazioni e conoscenze molto importanti nella nostra vita di tutti i giorni e che dunque vale la pena approfondire e divulgare correttamente. E' molto probabile che vi siate imbattuti ultimamente nella parola MICROBIOTA. E' una parola che si compone di due radici, micro + biota (che deriva dal greco bios e vuol dire vita). Il MICROBIOTA è definito come l'insieme di microrganismi che convivono in uno stesso ambiente. Ma qual'è questo l'ambiente ? e quali sono questi microrganismi? e da dove vengono ? e perchè ci sono ?

L'ambiente siamo noi, il nostro corpo ma soprattutto il nostro intestino dove si svolgono i processi digestivi con relativo assorbimento dei nutrienti e formazione di prodotti di scarto. I microrganismi sono batteri di tante tipologie diverse, lattobacilli, bifido-batteri, lieviti, i che si dicono intestinali ma in realtà si dispongono lungo tutto il tratto digerente (dalla bocca all'ano) occupando in modo specifico tratti diversi di un lungo percorso che ci attraversa.

Da dove vengono è una lunga storia.... : I batteri intestinali non nascono con noi !

Finché stiamo nell'utero materno, il nostro intestino è "sterile", un territorio "vergine" privo di questi colonizzatori che come tali arriveranno ad occuparlo solo successivamente. Nell'utero materno è il sangue della mamma che nutre il feto grazie alla placenta e al cordone ombelicale, avendo già digerito e solubilizzato tutti i nutrienti indispensabili ma alla nascita questa "cessione" gratuita si interrompe, bruscamente e senza soluzione di continuità, si passa istantaneamente dalla sterilità all'esposizione ad una molteplicità di agenti esterni verso i quali l'organismo inizia a sviluppare e produrre una difesa, l'immunità appunto. I primi agenti esterni sono i nostri colonizzatori ovvero i batteri, presenti ovunque. Si comincia, nascendo, da quelli che abitano le mucose degli organi genitali della mamma, poi si passa a quelli della sua pelle, del seno, delle mani dell'ostetrica e poi ancora ai batteri presenti nella culla della maternità, dell'ambiente domestico, delle mani sporche del fratellino che gioca a pallone in giardino, e via e via....I batteri entrano e colonizzano, creano un mondo nel mondo e cominciano a fare il loro lavoro più importante : rappresentare un segnale di allerta per il sistema immunitario che via via si differenzia e si sviluppa. In virtù della loro presenza, comincia una sorta di addestramento, di allenamento immunitario finalizzato a fortificare la risposta biologica ed indirizzarla verso tutto ciò che è estraneo e potrà rappresentare un potenziale pericolo per l'integrità del sistema. Mentre fanno questo producono anche una vasta gamma di sostanze attive per completare l'assimilazione dei nutrienti, ad azione antibiotica per proteggerci in modo naturale dalle infezioni occasionali, producono vitamine che sono a loro volta nutrimento per le cellule immunitarie. In questo scambio continuo di informazioni e segnali , le cellule dell'immunità imparano la cosa fondamentale e cioè a distinguere i nostri colonizzatori buoni che ci appartengono da tutto ciò che buono non è ma soprattutto che è estraneo, capitato per sbaglio, potenzialmente dannoso. E' proprio questo meccanismo di riconoscimento e al tempo stesso di sorveglianza che ci permette di attivare risposte efficaci verso ciò che non ci appartiene "tollerando" al contempo ciò che è in noi, compreso il cibo. Anzi, proprio il cibo è l'altro grande protagonista di questa palestra. Anche il cibo entra nel nostro corpo molto tempo dopo la nascita, anche il cibo deve essere tollerato grazie ad una graduale conoscenza ed interazione tra batteri intestinali, alimenti e cellule immunitarie. Alla fine sarà proprio il cibo a fare la differenza dando nutrendo e selezionando la qualità dei batteri che ci colonizzano. Le popolazioni batteriche possono dunque differenziarsi in base al tipo di cibo che introduciamo, con lo stile alimentare, la qualità degli alimenti. E' così fin dalle prime fasi dopo la nascita (latte materno o latte di formula). Cibo buono fa crescere batteri buoni, cibo meno buono, batteri meno buoni, cibo cattivo fa aumentare la crescita di batteri nocivi. Si chiamano ceppi le diverse famiglie di batteri e sono tutte diverse tra loro e ciascuno di noi ha dentro di sé un popolo di ceppi differente (IL MICROBIOTA) che lo contraddistingue ed è unico ma che potrà nutrire e sviluppare al meglio o al peggio secondo precise scelte alimentari. Quando nutriamo un microbiota sano le sostanze che saranno prodotte andranno a vantaggio della nostra salute al contrario le conseguenze sono spesso poco prevedibili ma peggiora il nostro stato generale di benessere fino alla malattia; i batteri cattivi saranno produttori di sostanze nocive, tossiche, irritanti e perfino dannose l'insorgenza di condizioni morbose a carico dell'apparato intestinale o di altri apparati. Allergie, malattie infiammatorie, malattie autoimmuni e metaboliche; oggi sappiamo che il microbiota gioca un ruolo molto critico e che la sua alterazione o modificazione è il tratto comune di patologie anche molto diverse tra loro. L'ambito di ricerca più significativo in questo campo si sta indirizzando sullo studio di come i cambiamenti e le modificazioni di questo micro-ambiente invisibile ma molto potente possa influenzare lo stato di salute e/o malattia e molte altre condizioni come il peso corporeo, la tolleranza glucidica, la pressione arteriosa, il tono dell'umore per non parlare delle alterazioni immunitarie alla base di quadri ancor più invasivi come la sclerosi e altre malattie autoimmuni.


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