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Nuovo intervento OMS : "better food and nutrition in Europe"



Un nuovo documento inserito nel­ European Food and Nutrition Action Plan 2015-2020, è stato redatto nel 2017 dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per valutare le azioni finalizzate alla lotta contro malnutrizione. Nel nostro mondo civilizzato e altamente alimentato per malnutrizione si intende una condizioni di eccesso alimentare per lo più accompagnato da una bassa qualità nutrizionale che vede più del 50% della popolazione in condizione di sovrappeso ed obesità. In realtà la lotta al sovrappeso e alla sovralimentazione pur iniziata da tempo, è lontana dall'essere compiuta e nuove e più efficaci azioni si impongono anche e sopratutto per favorire e compiere un progressivo e radicale cambiamento di mentalità nella popolazione, vista la pandemia di diabete, problematiche cardiovascolari e degenerative che ci troviamo ad affrontare con ritmo incalzante e che stanno dilagando anche tra le fascie più fragili della popolazione (bambini oltre che vecchi).

Il cambiamento di passo nell'abitus alimentare riguarda tutti ma l'OMS punta il faro sul mondo dei consumi alimentari e si rivolge con sempre maggiori richiami anche e soprattutto a produttori e distributori dell'industria alimentare al fine di mettere in atto nuove modalità e strategie per contribuire attivamente a contrastare stili alimentari malsani. In che modo ? In primis modificando la formulazione delle preparazioni alimentari, migliorandone la qualità nutrizionale, diminuendo il contenuto di zuccheri semplici acidi grassi saturi, acidi grassi trans, sale. Inoltre aiutando il consumatore, grazie ad etichette frontali sull'imballo, a comprendere chiaramente il contenuto dell'alimento acquistato, mettendolo in grado di operare scelte consapevoli ed informate. Tra gli stati membri non tutti i paesi sono allo stesso punto. Alcuni hanno già fatto molta strada su politiche di trasparenza nell' etichettatura e la riformulazione alimentare, altri devono ancora implementare azioni mirate in tal senso. Danimarca, Svezia e Norvegia già dal 2009 hanno applicato etichette che dichiarano il contenuto di zuccheri semplici e il sale, grassi e contenuto di fibre. In Finlandia, addiritura è dal 1980 che è possibile rintracciare dichiarazioni di rischio cardiovascolare allarmando gli alimenti ad elevato contenuto di sale e grassi saturi dando così ulteriore impulso ai processi di riformulazione alimentare ed evitare di “discriminare” un elevato numero di prodotti alimentari. Il nuovo anno dovrebbe essere un anno di novità in questo campo anche per il nostro paese che sta già lavorando in tal senso. Staremo a vedere gli ulteriori sviluppi.


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