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TUMORI INFANTILI E INQUINAMENTO DELL'ARIA


LA SOCIETÀ' ITALIANA DI MEDICINA AMBIENTALE ALZA SULL'ITALIA IL CARTELLINO NERO

l'Italia si tinge di nero e conquista il primato in Europa di uno dei paesi con il maggior numero di siti “SIN” (che significa: sito di interesse nazionale), per l'elevato tasso di inquinanti ambientali. I siti SIN in Italia sono 45 e sono zone mappate per una particolare emergenza di bonifica. Suolo, acqua superficiale e sotterranea, sottosuolo, tutti altamente contaminati ed accomunati da elevato danno ambientale. Zone di frontiera dove vivere vuol dire anche prendersi il rischio più che raddoppiato di ammalarsi di tumore nel corso della propria vita. E' del 90% infatti in questi siti l'incremento dell'incidenza delle patologie oncologiche negli ultimi 10 anni (per molti di questi siti) e la relazione di causa-effetto tra malattia ed inquinamento è sotto l'occhio attento di tutti gli organismi di controllo che monitorano il fenomeno.

Questa condizione allarmante e pericolosa per molta della popolazione è stata oggetto di un convegno, svoltosi presso la Camera dei Deputati a Roma lo scorso 19 Settembre, in cui la Società di Medicina Ambientale in collaborazione con altre associazioni che si occupano di tutela, è intervenuta esponendo i dati epidemiologici.

Come se non bastasse la brutta notizia (che comunque è già nota da almeno un paio di anni), riguarda il fatto che l'aumento dell'incidenza delle malattie tumorali afferisce alla popolazione pediatrica tra 0 e 14 anni. Questo, quanto elaborato dallo studio esteso ed articolato condotto in collaborazione tra l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro e l'Associazione Internazionale dei Registri del Cancro, che ha preso in esame ben 62 paesi europei. Tra questi, soprattutto quelli dell'area del Mediterraneo (tra cui l'Italia), sono risultati i più colpiti dalle incidenze più alte. La ricerca è stata pubblicata su Lancet Oncology, una delle riviste scientifiche internazionali più accreditate nel campo. Complessivamente si registra un +9% l'aumento di rischio di contrarre tumori maligni nelle età indicate in questi siti. I siti SIN in Italia coinvolgono una popolazione di circa 6 milioni di persone; Mantova e Gela primeggiano per numero di malati e decessi e anche per le malformazioni alla nascita. Come ovvio che sia, esiste anche del Ministero della Salute, una commissione di vigilanza e controllo che periodicamente si riunisce e tenta di operare per arinare il fenomeno. Forse però dovremmo chiederci se tutto questo possa bastare.. Certo è che la vecchia e buona dieta mediterranea da sola non ce la fa più ad assicurarci l'allungamento della vita e forse dobbiamo cominciare a lavorare duro anche su altri fronti. Non dimentichiamo poi che quello che mangiamo viene dalla terra e se terra, aria, acqua sono avvelenati, poco conta se il cibo è quello “giusto” !


 
 
 

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