Alimentazione Naturale è il mantra che torna di continuo su blog, post, articoli di vario genere che si addentrano nei temi di alimentazione. Le molte figure che popolano al momento la scena dei trattamenti olistici in un modo o nell'altro non resistono alla tentazione sempre molto forte di finire a parlare di alimenti e di come si debba affrontare un' alimentazione naturale. Ma che si intende con naturale e perchè non utilizzare invece la parola corretta, sana, bilanciata ? Può l'alimentazione essere non naturale? forse si, se ci si riferisce ad un cibo sempre più manipolato, lavorato, trasformato in quanto modificato ed alterato rispetto al suo stato originario...ma se con naturale viene inteso, come spesso accade, una giusta scelta alimentare ad elevata qualità nutrizionale, allora la cosa cambia. Infatti non si parla più di scelte alimentari ma di bisogni nutrizionali finendo per dare indirettamente indicazioni generalizzate e quindi molto fuorvianti.

Tra i sedicenti aspiranti all'alimentazione naturale infatti non capiterà mai di imbattersi in qualcuno che vi consiglia di preparare la cotoletta impanata facendola in casa cin carne fresca del macellaio e il pane grattato dal pane in dispensa, piuttosto che buttare in padella la pseudo cotoletta surgelata di qualche grande industria alimentare. Oppure non capiterà di trovare chi insegna una ricetta per una torta fatta in casa o una pizza degna di poter essere mangiata senza devastare pancreas e apparato digerente. Piuttosto si elencano le “giuste” colazioni, il “giusto” alimento che si tratti di salmone, noci, verdura. Tutto questo non ha senso perchè le scelte nutrizionali dipendono dalla singolarità di ogni individuo e gli alimenti possono essere tutti buoni, purché sia buona la loro qualità nutrizionale o tutti cattivi se un organismo non è pronto a poterli trasformare. Fare le squadre dei buoni e dei cattivi alimenti è un errore, nutrizionalmente parlando e no c'è niente di più lontano dall'educazione alimentare.