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Dovremmo essere là, dove Gaia muore...



Trovo agghiacciante ciò che vedo, la catastrofe planetaria ha iniziato a consumarsi davanti a noi giorno dopo giorno....la Siberia non cessa di ardere, chilometri quadrati di foresta, tonnellate di biomassa che se ne va, persa per sempre lasciando gli abitanti della tundra senza scampo. Le masse di acqua intrappolate nei ghiacciai secolari che mai hanno ceduto al disgelo, si liquefanno inesorabilmente come la neve sotto un sole troppo cocente e riversano nel mare tonnellate di acqua che forse mai più tornerà ad essere ghiaccio.

La Terra sta cambiando volto definitivamente perchè si sono intaccati equilibri da cui dipende la nostra stessa vita. Verso quale nuovo equilibrio stiamo andando non è facile immaginarlo e non è detto che contempli la nostra sopravvivenza. Ma in tutto questo il mondo agisce la più gigantesca opera di rimozione che forse sia mai stata fatta dopo l'Olocausto e nessuno si mette in moto per correre ai ripari. Inesorabili i TG quotidiani ripropongono scalette dei programmi di governo più o meno inutili (...visto che è in atto la nostra disintegrazione) e nuove parole vengono spese per sproloquiare di investimenti, taglio alle tasse, bieche polemiche elettorale su chi, al momento, sta mandando in stallo il paese. Ma se c'è in atto una catastrofe, di quale stallo parliamo ?. E' uno spettacolo orribile e spaventoso; non stiamo facendo la sola cosa urgente da fare: mettere in sicurezza il pianeta. Come se il mondo fosse sotto l'attacco di bombardamenti nucleari e noi continuassimo a parlare di tutto tranne che trovare il modo per mettersi in salvo. Così non è avvenuto quando hanno bombardato le torri gemelle, o quando è arrivato l'ISIS o quando è andata in fiamme Notre Dame a Parigi. Ci siamo mossi, abbiamo raccolto soldi, mobilitato interpol, messo sotto controllo ogni centimetro delle nostre città. Insomma almeno ci abbiamo provato. Ora il nulla di nulla. Dobbiamo essere noi cittadini a fare qualcosa. Una raccolta di fondi per riforestare la Siberia, rifiutarsi di acquistare auto a benzina e pretendere solo veicoli elettrici nelle nostre città. Inserire polmoni verdi in grado di compensare tutto il cemento e il calore prodotto. Riconvertire i condizionatori d'aria e farne aspiratori di CO2. Inventarsi un modo per costruire cloroplasti artificiali, come si fa con i pannelli solari e tappezzarne ogni superficie esposta al sole (tetti delle case, delle auto, pareti, vetrate), così da produrre ossigeno in quantità sequestrando anidride carbonica. Dobbiamo provare, ci dobbiamo provare...a trovare il modo...


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